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mercoledì 31 gennaio 2018

Le relazioni pericolose



Uno degli aspetti che mi hanno più sorpreso, soprattutto nei primi tempi in cui frequentavo Cuba, riguarda il concetto di relazione che hanno sviluppato da queste parti. Più che sorpreso, direi lasciato basito, incapace di incasellare un materiale tanto eterogeneo, tanto non catalogabile, in un reticolato di categorie note, domestiche, inoffensive. Le relazioni.

lunedì 22 gennaio 2018

Todo cambia



Il bello all'Avana cambia. Da tempo si girava intorno a questo progetto  e non si trovava mai una forma convincente. Un paio d'anni fa ci siamo andati molto vicino. Insieme ad una mezza dozzina di amici abbiamo pensato alla maniera di farlo diventare il fratello maggiore di quello che era. Riunioni, idee, discussioni infuocate. Poi non se ne è fatto niente per un pelo.

lunedì 15 gennaio 2018

Il freddo



Freddo a Cuba, frio en Cuba
Fa freddo. In queste ultime settimane sta facendo freddo. Come non ha mai fatto. O almeno così sembra a me. Ogni volta mi piace dire che a Cuba fa freddo tre giorni l'anno. L'inverno come un'eclissi rapidissima. Però io non faccio testo: non ricordo niente.

lunedì 8 gennaio 2018

Trasferirsi a Cuba o turismo a Cuba?



Trasferirsi a Cuba o turismo a Cuba

Trasferirsi a Cuba o turismo a Cuba? E' il dilemma di molti. Qualche consiglio prima di partire o... prima di tornare.


Pochi giorni fa ho ricevuto la mail di un italiano che mi aveva chiesto a dicembre consigli per il suo viaggio a Cuba e in poche righe ha cercato di descrivermi l'entusiasmo e quel senso di prospettiva che lo porta a dire oggi che forse, (non è sicuro, forse...) un pensierino di trasferirsi a Cuba lo sta facendo. Per esperienza, una dichiarazione del genere ha un sottotesto ben chiaro.

martedì 26 dicembre 2017

Natale all'Avana



Natale all'Avana
Pronunciato così, secco, sembra il titolo di un cinepanettone. Pensandoci bene mi viene il terrore e il sospetto che qualcuno lo abbia prodotto davvero ma non sono informatissimo in materia. In ogni modo questo Natale mi prendo questo spazio proprio per parlare delle feste, del Natale, appunto, e di come il popolo cubano vive questo periodo dell'anno.

lunedì 18 dicembre 2017

Il Piropo



Piropo cubano
Esiste un fenomeno, fortemente cubano nella sua dinamica, che mi ha sempre lasciato sospeso, a volte incredulo, altre schifato, altre ancora con la mente in un fondale nero, incapace di prendere posizione. Il piropo. Con piropo si intende il complimento, più o meno articolato, che un uomo cubano fa ad una donna per strada. Con quale fine? Questo ancora bene non l'ho capito. Col piropo, parliamoci chiaro, non si scopa.

lunedì 11 dicembre 2017

Hape, la festa più cool dell'Avana. Intervista a Simone Buosi.



Quando si parla della vita notturna di Cuba si pensa soltanto a locali di salsa, di merengue, di rumba o, al massimo, a discoteche martoriate dal reggaeton. Invece l'offerta, soprattutto nella capitale, è molto più varia e non mancano sorprese in linea con le tendenze più aggiornate sui generi musicali internazionali. Una delle iniziative più alla moda e, in un certo senso "diversa da tutto" è Hape. Nata quasi per gioco tra un gruppo di stranieri che lavorano a Cuba, è diventato molto rapidamente l'evento clou per chi vuole conoscere tutti i sapori, anche quelli meno banali, delle notti habanere.

domenica 26 novembre 2017

Gli italiani a Cuba

Italiani a Cuba

Chi sono gli italiani a Cuba? Possiamo riconoscerli o si mimetizzano? Qui un prontuario semiserio sugli Italiani a Cuba.


Nel giorno in cui inizia la settimana della cultura italiana a Cuba (vedi il programma), viene quasi naturale parlare della comunità italiana a Cuba. Mi correggo: posso parlare in linea generale soltanto della comunità avanera e, in ogni caso, per sensazioni ed approssimazioni. 
Gli italiani si passano accanto. Difficilmente comunicano tra loro. Una diaspora di cani sciolti sembra essere. Cani incattiviti, spesso e volentieri, che hanno portato ai Caraibi un container pieno di tossine e di sguardi di traverso. Non tutti. Non sempre. È chiaro.

lunedì 20 novembre 2017

Scherza coi santi



Molti stranieri sono attratti dalle pratiche religiose relative alla santeria cubana. È sempre meno raro vedere, che so, austeri banchieri svizzeri vestiti di bianco come gelatai romagnoli, pieni di bracciali colorati, mentre attraversano l'anno di iniziazione alla santeria; ex macellai di Cuneo alle prese con una complicatissima serie di divieti finalizzati alla salvezza del proprio culo: niente barbabietole prima dell'una; gelati sì, ma solo di soia e mai, dico mai, il pistacchio; noci in modica quantità, ma senza sgusciarle e da mettere in bocca con la mano sinistra; non indossare mai un poncho argentino che non ti sia stato regalato da una vergine.

lunedì 13 novembre 2017

Calcio, futbòl...



Calcio a Cuba el Futbol
Dopo una breve deviazione al Baobab di Roma la settimana scorsa, torno con la testa e con il corpo (non mi sono mai mosso per la verità) a Cuba. Lascio quella splendida partita di calcio a San Lorenzo di qualche mese fa e mi affaccio su qualche campetto sgangherato dell'Avana. Il calcio. Sembra un fenomeno incontenibile. Da sempre mi domando quale sia il suo segreto. Perchè un pianeta intero lo giochi, perchè riesca a sradicare in un lampo abitudini profonde, tradizioni, per imporsi con tutta la sua semplicità, con tutta la sua forza.

lunedì 6 novembre 2017

Baobab experience


Voglio fare un passo indietro: marzo 2017. Un passo indietro nel tempo e uno dall'altra parte dell'oceano. In Italia, a Roma per l'esattezza. Mi trovavo lì per qualche settimana a visitare la famiglia, a festeggiare il mio compleanno e a fare una presentazione dei miei libri. Avevo sentito parlare molte volte del Baobab, non soltanto dell'albero, ma di un gruppo (come vogliamo chiamarlo?) di volontari che aveva preso questo nome e che da anni era impegnato a Roma nell'accoglienza degli immigrati. Un'amica particolarmente attiva, Marzia, relazionava quasi quotidianamente su Facebook riguardo alle iniziative, ai successi, ai problemi che questa organizzazione affrontava e da così lontano non riuscivo a mettere a fuoco niente. Capivo che c'era qualcosa di bello, di laico, uno slancio di quelli che piacciono a me, di quelli che nascono dalle migliori sfere di noi stessi e rompono un'inerzia, a volte la sordità dentro e fuori di sè.

lunedì 23 ottobre 2017

La cubania



Per certi versi vivere a Cuba è un continuo intreccio di due mondi, in alcuni momenti di scontro, di negazione, in altri di incontro, di identificazione. In ogni modo è un elemento costante nelle giornate di uno straniero, che lo si voglia o no: c'è sempre uno spigolo della tua visione del mondo che se la vede con un altro del mondo che ti ospita e se non si combinano in qualche modo, allora fanno scintille. Molti anni fa, Loredana, un'amica italiana con decenni di navigazione nell'universo cubano cercò di trasmettermi un concetto che allora non colsi. "la cubania è forte", questo mi diceva.

lunedì 16 ottobre 2017

Lo straniero

C'è poco da fare: è un concetto, uno steccato, un muro contro il quale un immigrato - perchè questo sono a Cuba - sbatte la testa in continuazione. L'essere straniero. Se non lo vivi sulla tua pelle non lo capisci. Oppure vai avanti ad ipotesi ed astrazioni. Se decidi di andare a vivere all'estero questo allegato te lo porti dentro come una malattia autoimmune. È una questione di abitudini diverse, di gusti diversi, di modi di decodificare gli altri e di essere decodificato, di modi di ridere, di modi di mangiare, di modi di amare.

lunedì 9 ottobre 2017

Ancora tu?



Di nuovo qui. Computer acceso, sigarette, totale disordine nella mia stanza, una trentina di libri sulla mia destra, un Kindle, un ombrello macchiato, uno scampolo di stoffa mal piegato, uno scatolone, due materassi in verticale, una lastra di cartongesso, un cavalletto, un pacco di carta igienica, una bici rotta, buste, un fornello, una scala, ma alla fine, qui, davanti a me, l'importante: lo spazio per questa tastiera, le mie dita, la voglia di scrivere.  In realtà, seppur con un'incostanza terrificante, ci sono sempre stato. Intendo dire nei pressi di questo blog, dalle parti di un diario di un viaggio che non è più un viaggio. Nell'ultimo anno ho scritto qualcosa ma, tirando le somme, gli ultimi post scritti con un impegno serio ed una cadenza regolare risalgono a quando? A un anno e mezzo, due anni fa? Ok. In questo tempo non sono stato in un sottoscala a piangere rivoltandomi in un lago di vomito ma ho tirato avanti.

martedì 21 marzo 2017

La Cuba di Alessandro Zarlatti

Unica data a Roma per parlare di Cuba, di attualità, di storia e di storie con uno scrittore che ha fatto di Cuba lo scenario per i propri racconti.

Vi aspettiamo


giovedì 12 gennaio 2017

Mentre corri



La tua mezz'ora, due volte a settimana se non vince la pigrizia, pare faccia molto bene al cuore. Dicono così, al cuore soprattutto ma anche al resto, alle ossa, alla testa, al sangue. La tua mezz'ora sudata, che certe volte passa in un attimo, mentre altre volte sei costretto a spezzettarla in frammenti agonizzanti per comporla. Mezz'ora. Da quasi cinque anni all'Avana. Il tuo ritmo lentissimo a causa del quale tutti ti superano e ti umiliano, i giovani ovviamente, ma anche le donne, tutti, la tua musica nelle orecchie, il vento caldo.

mercoledì 28 dicembre 2016

Fantasmi



C'era il mare dietro al buio della Playita de 16 e in mezzo sagome di persone che passavano come fantasmi tra la terra e il cielo. Tra ciò che restava della terra e ciò che restava del cielo. Giovanni e Daisy avevano preso un tavolo appartato nel ristorante 7 dias che si affacciava proprio su questo panorama soltanto intuito e intuivano le onde e le maree e la sensazione della risacca sulla pelle, quella che ti sposta appena ma ti avverte soltanto di ciò di cui sarebbe capace.

lunedì 5 dicembre 2016

Il mio Fidel

Pioveva. Per meglio dire: piovigginava ieri sera. Nonostante questo, con Emanuele avevamo deciso di andare a bere qualcosa in un locale vicino a Linea. Chiacchiere tranquille. Birra. Cicartici. Perché intorno ai cinquant'anni parli di cicatrici e dei cerotti che metti. Poco altro. La mattina ero andato con Yeislany a ritirare la nostra sentenza di divorzio. Due amici io e lei. Poi le avevo detto di tenere lei quei fogli perchè il mio zaino era pieno di olio. I miei soliti casini. Moto mezza rotta, lasciamo perdere.

martedì 1 marzo 2016

La Regla di Nico



Qualche giorno fa sono andato nel quartiere di Regla. Si tratta di un quartiere storico e popolare che mi ha sempre incuriosito. Mi ha sempre incuriosito la sua posizione che è come quella di una vecchia che guarda dal balcone quello che succede nel palazzo di fronte. Regla si trova sul lato opposto del canale che costeggia L'avana Vecchia ed è raggiungibile con la famigerata "lanchita de Regla" una zatterona a motore che parte dall'Avenida del Puerto e arriva (se arriva) nel cuore di quel quartiere. Se non sbagliate imbarcazione e finite ad attraccare al Monumento del Cristo e quindi siete costretti a ripartire dal via sprecando quasi un'ora (come è successo allo scrivente con la testa chissà dove), in una decina di minuti siete dall'altra parte. L'occasione era una visita a Nico.