mercoledì 25 marzo 2020

Capitolo 53


Oggi compio 53 anni. Mia madre in videochiamata mi racconta che sono nato alle tre e un quarto del mattino. Mi dice che non è sicura, che tutti e tre noi fratelli siamo nati a e un quarto. Oggi va a controllare nei suoi diari e poi mi fa sapere. Mia madre ha scritto diari. Nel corso degli anni me ne ha letto spezzoni, quelli che lasciava circolare malvolentieri durante le feste comandate o i compleanni. Li leggerò mai per intero?

sabato 21 marzo 2020

Attendere, prego...


Parlavo ieri con Alessio, un amico che vive qui all'Avana da molti anni, e ci scambiavamo impressioni e paure sulla situazione. Cuba ha chiuso le frontiere ed era quello che doveva fare, ora non ci resta che attendere. Attendere. Questo soltanto dobbiamo fare adesso: aspettare. Mi diceva "perchè non scrivi qualcosa su questa attesa?", io gli rispondevo che ero parecchio scoglionato, che non ne avevo voglia. Stamattina continuo a non averla la voglia. Ma ci penso all'attesa.

mercoledì 18 marzo 2020

Essere e tempo


Non ho voglia di scrivere. Nessuna. Giro intorno al mio computer come si gira intorno a un mucchio di panni da stirare, a un pavimento zozzo, a una merda da raccogliere. Eppure avrei tempo. Quel tempo che corteggio sempre con le mie lagne, quello che perdo, in quel maledetto altrove in cui vivo e in cui recito di disperarmi. Ecco, ora ce l'ho. Sta qui. Niente di meglio che una bella epidemia per non avere distrazioni.

venerdì 29 novembre 2019

In ricordo di Franco Cardellino


Oggi, venerdì 29 novembre mi trovo a parlare di Franco Cardellino al passato, a ricordarlo, a denunciare la sua perdita e mi sembra assurdo. Ieri ho trascorso la sera alla funeraria di Santos Suarez in quello strano rituale del velorio cubano ad un morto. Passavano persone, amici, parenti, conoscenti, curiosi. In altre sale la gente si ubriacava, gridava, passavano donne con un velo bianco sulla testa perché non gli "entrasse il morto". Frasi smozzicate sui fatti, frammenti di un racconto orrendo e irripetibile.

sabato 16 novembre 2019

Felicidades mi Habana (ESP)

Solo pensar dejar este país siento una melancolía africana por dentro. Hoy, corriendo por Quinta avenida trataba, aunque sea de bajar mis récords negativos de siempre. Trataba correr un minuto más, unos treinta segundos, arrancar a esa atmósfera pegajosa que tenía alrededor, un respiro decente. Sentía dolores en todo el cuerpo.