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domenica 5 aprile 2015

Reportage a Tengo algo que decirte Canale Educativo 12

Finalmente è online il video del reportage che mi riguarda che è andato in onda il 12 febbraio 2015 sul Canale Educativo 12 della televisione cubana durante la trasmissione "Tengo algo que decirte".
Un omaggio della televisione cubana che, inutile dirlo, mi ha reso felice. Se non la mia faccia, è possibile apprezzare un tratto del Malecòn dalle parti dell'Avenida del Puerto, Plaza San Francisco de Asis e gli interni del Museo del Ron.

giovedì 2 aprile 2015

Ristorante El Chanchullero a L'Avana vecchia


Ristorante El Chanchullero


Ristorante El Chanchullero L'AvanaHo scoperto El Chanchullero quasi per caso. Tornavamo a piedi, io e Dalia, per prendere un almendron davanti al Capitolio in un tardo pomeriggio torrido di un paio di anni fa. Avevamo terminato le lezioni del giorno e scappavamo da un'Avana Vecchia che in quei mesi sembrava Sarayevo dopo un bombardamento. Si camminava lungo strettissime lingue di terra lasciate libere dagli scavi della compagnia del gas e facevamo slalom olimpionici tra macerie ed umani che ripetevano: "amicci, amicci ittaliani... da dove venire?".

Le 5 domande su L'Avana - Questa settimana risponde Sheila Roche


Sheila Roche"Sheila Roche, nota attrice cubana di televisione, cinema e teatro "

L'avana, 2 aprile 2015

Cos'è il bello a L'Avana per te?

Noi, i cubani...

Dove ti piace andare con la persona che ami?

Nell'oscurità di L'Avana, nei suoi vicoli.

mercoledì 25 marzo 2015

La vita dopo la morte


È tutto a posto: esiste la vita dopo la morte. Fine delle angosce, fine del pessimismo, fine delle religioni. Ora non ho tutti i dettagli ma è sicuro. Abbiate la pazienza di leggere queste righe fino alla fine e saprete tutto sul vostro destino.
Dunque, vorrei che fosse chiaro che a Cuba tutti quegli spettacoli con donne vestite come Moira Orfei che mostrano la loro bellezza al ritmo di una musica qualunque sono specchietti per le allodole. Servono per togliere dei soldi a canadesi scorticati dal sole e dall'alcol con uno spettacolo mediocre facendo loro credere che Cuba si muova così. Si muove così il loro immaginario da quattro soldi. Il Tropicana ( e mille altri posti simili) è un locale turistico e non solo per i prezzi. È turistico perché crea una realtà che risponde alle aspettative del visitatore, nada mas. Un po' come i centurioni appostati come rapaci sotto al Colosseo. Monnezza.

sabato 21 marzo 2015

Bambini al Museo Nacional de Bellas Artes



Una delle cose più odiose che un paese possa fare per la sua gente è quella di rendere il proprio patrimonio artistico inaccessibile. I musei vaticani sono una bella storia ma il prezzo del biglietto taglia fuori fette sempre più grandi di popolazione che decidono saggiamente di spendere quei soldi per sfamare un figlio piuttosto che regalarli a quei simpatici esserini vestiti di nero. Parlo dei musei vaticani perchè mi stanno particolarmente simpatici ma il problema riguarda molta parte dei musei italiani e del mondo. La fruizione dell'arte è fondamentale. L'accesso ad essa è, secondo me, più cruciale della banda larga per tutti. Che me ne faccio della banda larga se poi la uso per andarmi a scaricare l'ultimo film di Muccino o l'ultima meravigliosa canzone di Pitbull? I buoi sono già scappati. Il proprio senso del bello è stato già sfasciato a colpi di cazzate. Penso a questo mentre sto seduto per terra nel grande cortile interno del Museo Nacional de Bellas Artes di L'Avana (davanti al Museo de la Revolucion, adesso l'indirizzo esatto non lo so... Chiedete, mica sono un un vigile urbano).