Anche
solo pensando di lasciare questo paese sento uno struggimento africano dentro.
Oggi, correndo per Quinta avenida, cercavo, se non altro, di non abbassare i
miei record negativi di sempre. Cercavo di correre quel minuto in più, quei
trenta secondi, strappare all'atmosfera stoppacciosa che avevo intorno un
respiro decente. Sentivo dolori dovunque. Nel costato, il mio perenne infarto,
nel ginocchio, la mia menomazione, nella testa, il mio ictus, nel cuore, nel
centro esatto del cuore, come fossi perseguitato da un tiratore scelto, il mio
solito rivoltarmi nel passato, nel futuro possibile che non è mai stato, nei
luoghi che appena li guardi di sbieco ti parlano come comari dai buoni
riflessi.
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sabato 16 novembre 2019
mercoledì 2 ottobre 2019
A casa tutti bene
Amore, sono andata dal tipo dei noleggi e ho preso un po' di film. Che
ne dici di vederceli stasera a letto con pizza e birra? - Ok, mi piace.
Che film hai preso? - Boh, quello che aveva... Ho preso anche un film
italiano... - Come si chiama? - Boh, una cosa come "stiamo tutti bene",
lo conosci? - No... È un film vecchio? - No, non credo... - Vabbè,
bisogna stare attenti coi film italiani... - Si lo so, magari gli diamo un'occhiata: se ci piace lo vediamo e se non ci piace ne mettiamo un altro.
martedì 9 aprile 2019
Animalismo a Cuba
Un
paio di giorni fa c'è stata all'Avana una marcia contro il maltrattamento degli
animali. Non ci sono andato per varie ragioni: la prima è che non lo sapevo. La
seconda è perché non sono animalista. Cioè, cerco di non essere un torturatore
di animali ma credo che finchè si è carnivori non si possa essere animalisti in
modo credibile. Si entra immediatamente in una forma di schizofrenia tutta
moderna per la quale ci si getta in un fiume gelato per salvare un barboncino e
poi si festeggia il salvataggio con una bella cena a base di spuntature di
maiale.
giovedì 24 gennaio 2019
Latinoamerica
In
questi giorni nei quali si alternano notizie preoccupanti sul Venezuela, quando
questi rigurgiti violenti di barbarie tornano su come un cibo mai digerito e
mai scelto, fuggo con la mente. Fuggo o ritorno, ancora non so. Un contrappunto
malinconico al rumore delle piazze, ai titoli urlati, al pressappochismo,
all'incompetenza, al cattivo giornalismo, al fascismo.
lunedì 26 novembre 2018
Difendere Cuba
Sono
un paio di mesi che non scrivo su questo blog. Avevo poca voglia e pochi temi
che mi interessassero davvero. Ogni tanto mi mettevo lì con un titolo,
cominciavo a scrivere ma subito mi sembrava un'operazione obbligata, una specie
di compito ed io e i compiti non andiamo d'accordo. Per altro verso sono andato
avanti col mio lavoro, con la mia vita, con questa porzione d'autunno che è
sempre percorsa da una corrente sotterranea di preoccupazione.
giovedì 30 agosto 2018
Cuba in 4 canzoni
Qui
in vacanza, con il tempo rallentato da una cadenza diversa, dalla pigrizia di
letture infinite, di passeggiate sfaticate, di chiacchiere panoramiche, di
tuffi che sembrano cedimenti o abbandoni. Qui, ogni tanto mettiamo qualche
musica di sottofondo. Qualcosa che accompagni soltanto, niente di più. Accendo
il computer e provo a scrivere. Penso a questo paese. Quando accendo il
computer e spengo tutto il resto mi sembra di poterlo vedere meglio, di
metterlo a fuoco.
venerdì 17 agosto 2018
Playa larga
Sono
in vacanza. Sembra assurdo ma dopo tanti anni mi prendo una vacanza vera e
propria qui a Cuba: casa prenotata, ciabatte, mare, libri, sole. Sì, in passato
qualche scappata a Varadero, qualche mezza giornata a Playa del este, però poco
altro. Alla fine viaggiare mi interessa il giusto. Ormai da tanto tempo credo
di aver capito che il viaggio non sia la chiave per conoscere cose nuove e
diverse da te. Per quello servono le persone. Il vero viaggio verso l'ignoto
sono loro.
lunedì 30 luglio 2018
L'Avana: Itinerario turistico n.2
Riprendo
il tema degli itinerari cittadini. Di quelli inusuali che pochi conoscono. Sono
percorsi personali, l'ho già detto, che non hanno pretese di essere belli senza
discussione. Anzi, la discussione la provocano. Quando, la volta scorsa, ho
parlato del cimitero di Colon, c'è chi mi ha affrontato col crocifisso
lanciandomi spruzzi di acqua santa ed anatemi. In ogni modo, stavolta mi
piacerebbe parlare della costa della città. E soprattutto del versante
occidentale, quello che va da Miramar fino a Santa Fe.
lunedì 2 luglio 2018
Los Quince
Fra
un anno mia figlia compie 15 anni. La risposta naturale potrebbe essere "e
sticazzi?", e invece ne parlo perchè 15 anni qui a Cuba non sono, per una
ragazza, un compleanno come un altro. Los quince sono un evento che un'intera
famiglia aspetta trepidante per i quindici anni precedenti, sono il destino
finale di collette e risparmi colati per un decennio come il caffè di ceci che
non vuole colare.
giovedì 28 giugno 2018
L'Avana, il saluto al sola
Alcuni
giorni fa abbiamo scoperto, attraverso la soffiata di una nipote, che la nonna
di mia moglie ha un nuovo fidanzato. Lei è una donna che viaggia ben sopra i
settanta, lavoratrice per tutta la vita, lavoratrice ancora oggi. Qui un
fidanzamento di questo tipo non fa notizia. E' più la voglia di sfottere con
battute mostruose che la cosa in sè. Sono partite un paio di telefonate in cui
abbiamo commentato la giovane età del fidanzato (sui cinquanta, l'età mia,
oddio, giovane...), la sua vigoria sessuale, le prestazioni.
lunedì 4 giugno 2018
Il 2 giugno e lo squadrone della mortadella
La sera del primo di giugno ho partecipato,
come ogni anno, alla consueta festa della repubblica italiana che la nostra
ambasciata giustamente celebra con sfarzo. Se i primi anni in cui stavo a Cuba
vivevo emotivamente questo evento, oggi sento una certa fatica, la fatica della
maniera, della ripetizione di rituali, delle solite facce.
Forse sono
semplicemente più vecchio. Alla fine ci vado per vederle quelle solite facce,
per lanciare il segnale di essere ancora in vita e per mantenere nodi di
simpatia con quella decina di persone per cui vale la pena venire. Ma
quest'anno la festa si intreccia con un'attualità infuocata. Il nuovo governo.
Le aspettative. I timori.
lunedì 21 maggio 2018
Le immagini della tragedia
Dopo
una tragedia come quella di venerdì scorso credo che l'unico atteggiamento
decente da tenere sia quello del silenzio e del rispetto. Tutto il resto è
orrendo, senza nessuna gradazione del disgusto. La morte è una brutta storia e
in aereo, suppongo, deve essere ancora più mostruosa. Punto. Non mi interessa
perciò parlare di responsabili, di colpe e cose così.
lunedì 14 maggio 2018
Fare la spesa all'Avana
Fare
la spesa all'Avana è un'operazione profondamente diversa rispetto agli altri
paesi. Non basta l'impulso all'acquisto, non basta avere i soldi, non basta
fare una lista. È un buon inizio ma non è tutto. Da quel momento parte una
caccia al tesoro a cui partecipano milioni di avaneri, migliaia di stranieri,
con tanto di colpi bassi, depistaggi, tattiche astute, misteri.
lunedì 30 aprile 2018
Roma club Cuba
Sta lì da mesi. Gli giro intorno. Ogni tanto lo osservo con la coda dell'occhio ma poi faccio finta di guardare altrove. Mi avvicino e scappo. E' una lista molto lunga che subisce modifiche quasi quotidiane, aggiunte, cancellazioni. Mentre lui è lì, paziente, che mi guarda de mesi pronto ad essere svolto. Non è mai il momento giusto, come quello per iniziare una dieta o per smettere di fumare.
domenica 22 aprile 2018
L'Avana itinerario turistico n.1
Mi
piace l'idea di suggerire alcuni itinerari avaneri un po' diversi dai luoghi
consueti delle rotte turistiche. Non che non sia bello e, in un certo senso,
necessario visitare il museo de la Revolucion o la Plaza de la Catedral, ma non
serve certo un mio post per avere questo tipo di dritte. Anche la guida scritta
da un bambino di due anni prevederebbe determinate mete.
domenica 1 aprile 2018
Tal vez
Scritto di Alessandro Zarlatti
Mi si
permetta un passaggio nella sfera strettamente privata e personale. E quando
mai parlo di altro, alla fine, mi verrebbe da dire? In ogni modo, esattamente
un anno fa iniziava la mia storia con Flabia. Sono ideologicamente contrario
alla celebrazione delle ricorrenze ma si vede che con l'età le cose cambiano, si diventa nostalgici anche dei capelli
che si lasciano dal barbiere, si diventa solenni e patetici.
domenica 25 marzo 2018
Una vacca all'Avana
Scritto di Alessandro Zarlatti
Una volta
mi trovavo all'aeroporto Jose Martì e stavo aspettando l'aereo
dall'Italia. Credo arrivasse mia madre. Non ricordo più. Sì, forse mia madre. Stavo lì, appena fuori dagli arrivi internazionali fumando una
sigaretta e pensavo, questo me lo ricordo bene, che tutto stava andando di
meraviglia. Così, il pensiero e la sensazione
piena che tutto andasse nella direzione della tua volontà. Non succede sempre. A dire il vero, a me quasi mai.
Succede spesso ai ricchi, ai fortunati, agli idioti. Non a me.
domenica 18 marzo 2018
Aereo di ritorno
Scritto di Alessandro Zarlatti
Sono
sull'aereo di ritorno. Sfiancato dalla sveglia e dal conto di energie che mi
presenta lo spirito santo dopo due settimane così.
Conto in rosso. Come sempre. Sono sul solito aereo della Blue Panorama e mi
domando se abbia un senso su questo pianeta la Blue Panorama: personale
sgarbato, facce che esprimono in coro lo stesso concetto: ti facciamo un
favore, fosse per noi faremmo i becchini e comunque, crepa!
martedì 6 marzo 2018
Le mie elezioni
Scritto di Alessandro Zarlatti
Sono a Roma. Lo dico per eventuali sicari qui o per chiunque volesse svuotarmi la casa all'Avana. Dai, è questo il momento! Dunque, a Roma, catapultato in un lampo nelle elezioni politiche 2018. In un lampo in tutto ciò che uno credeva di potersi lasciare alle spalle per sempre.
Sono a Roma. Lo dico per eventuali sicari qui o per chiunque volesse svuotarmi la casa all'Avana. Dai, è questo il momento! Dunque, a Roma, catapultato in un lampo nelle elezioni politiche 2018. In un lampo in tutto ciò che uno credeva di potersi lasciare alle spalle per sempre.
lunedì 19 febbraio 2018
Lucciole all'Avana
testo Alessandro Zarlatti
foto ©Emanuele Mozzetti
C'è un fenomeno strettamente cubano che mi ipnotizza come il fuoco del camino. Mi blocco lì e lo osservo come un uomo che non ha niente da fare (capita spesso), come un guardone.
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